giovedì 5 marzo 2020

Mal comune..

Cara M,
mi piace come si è evoluto il nostro rapporto: l'onestà di chiamare le cose con il loro nome, la libertà di lasciarsi andare in qualche parolaccia quando la pressione diventa eccessivamente forte e una discreta dose di ironia e cinismo.

Non credo al detto "mal comune, mezzo gaudio".
Semmai credo di più a quello di Paolo Bitta, "mal comune... mal comune"
Però, raccontarsi le rogne, quello che si sente dentro che urla e vuole uscire, con la libertà di non sentirsi giudicati è qualcosa di speciale.

Stasera senza volerlo, tu hai saputo aiutarmi a sciogliere l'ennesimo nodo della mia anima, uno di quelli che mi impediva di scrivere e che mi obbligava a dipingere e ora so in che direzione lavorare.

Però dipingere mi piace sul serio, anche se sono una capra.
Nella testa da qualche giorno ho delle immagini ricorrenti che chiedono di essere espresse e liberate e la tempera è l'unica a lenire questa spaccatura.

Ci siamo promesse una sbronza quando avrò finito tutto e per allora spero che anche a te le cose andranno un pochino meglio.

Per il momento elmetto in testa e attenzione ai sassi che cadono dalle pareti.

E ricordati di "salvare la giornata", con almeno tre cose belle: tutte tutte tutte le giornate devono essere salvate e rese degne di essere state vissute, non fosse altro che per aver trovato la carta igienica al suo posto quando siamo state in bagno.

Anche questo non è poi così scontato, no?


2 commenti:

  1. Le tre cose belle della giornata, il gioco di Pollyanna, fatto un paio di anni fa su facebook

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  2. Esatto!
    Molto più difficile di quanto sembri, ma aiuta a creare uno spirito mentale positivo

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