mercoledì 15 aprile 2020

La coperta di confortante normalità

Cara zia Cris,

E' arrivata di notte, a passi lenti e prendendo alla gola.
E' arrivata con il ricordo dell'angoscia non espressa al ritorno in camera dopo l'operazione.
Così, una notte, dopo aver sognato esattamente tutto quel momento, angoscia compresa che finalmente ha trovato sfogo, tutto ha cominciato a fluire.

E dopo quello è arrivato il resto, con gli interessi.

La certezza che niente sarà più come prima.
Niente.

Dopo l'operazione, credevo che alla fine,
se avessi ignorato un po' la cosa,
se fosse diventata abitudine del mio vissuto,
tutto avrebbe potuto assumere i contorni di una confortante normalità.

Certo niente altri figli.
certo scompensi ormonali,
certo altre amenità.

Ma,
se avessi guardato solo il lato al sole della faccenda,
il bicchiere mezzo pieno,
se avessi indossato gli "occhiali rosa",
la calda copertina della confortante normalità sarebbe stata con me.

Invece no.

Non solo per la mia salute,
non solo per il Covid,
ma per altre amenità e mattoni che mi sono crollati addosso in questi mesi.

Con un po' di fortuna si riuscirà a costruire un nuovo modo di vivere, ma la verità è che devo cominciare a crearmelo questo nuovo mondo che al momento non c'è ancora neanche in fase embrionale.

Se da un lato l'accorgermi di questa cosa ha come avuto un potere "rilassante" di scioglimento, e ha anche i contorni di una avventura, dall'altro lato è lievemente destabilizzante trovarsi a non sapere cosa sarà del domani e non avere orizzonti certi.

Ricominciare da me e da me intorno aggiustare tutti i pezzi, accomodando quelli che si può, eliminandone sicuramente di altri e perchè no, trovarne di nuovi.

Ci si prova.
Un passo per volta, ancora.

1 commento:

  1. Tu lo sai, vero, che le disgrazie vengono sempre a due a due, ma un passo dopo l'altro, non si sa bene come facciamo, riusciamo a riannodare tutti i fili, a crearci un nuovo modello di vita che calza alla perfezione la situazione che si sta vivendo in quel momento, sapendo che non sarà l'ultimo cambiamento che dovremmo affrontare

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